I sintomi si manifestano con improvvisa comparsa di
febbre, tosse e difficoltà respiratoria. L’incubazione del virus è di circa due
settimane, dal 6 al 14 giorno ( se sfortunatamente siamo stati infettati e non
ne siamo immuni) si manifestano i problemi sopra descritti, fino ad arrivare ad
una seria insufficienza respiratoria che richiede il supporto di una
ventilazione esterna. Questo il motivo
per il quale servono, in numero considerevole, aspiratori dotati di sondini
sterili per la rimozione dei muchi e ventilatori polmonari per l’erogazione di
ossigeno centralizzato
Il nuovo Coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto stretto con una persona malata. La via primaria sono le goccioline del respiro delle persone infette ad esempio tramite:
Il nuovo Coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto stretto con una persona malata. La via primaria sono le goccioline del respiro delle persone infette ad esempio tramite:
- contatti diretti personali
- le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi
E' indispensabile, per tutelare la nostra salute e quella dei nostri cari, rispettare le indicazioni di sicurezza imposte dal Ministero della Salute e dalle amministrazioni locali
Sappiamo che l'ASL NA1 sta contattando l'ex personale medico e paramedico in pensione, per un arruolamento volontario di 6 mesi, pagato a gettone di presenza. Invitiamo i medici e gli infermieri, che saranno contattati, a rendersi disponibili, naturalmente solo se nelle condizioni fisiche ottimali e personali, a ritornare in corsia per contribuire a gestire e a risolvere questo grave momento, per la salute pubblica . Concordiamo e promuoviamo l'iniziativa dell'ASL NA1
Antonio Alfano, progetto Medicina Solidale della No Comment
Nel questo video i piccoli gesti quotidiani che possono salvarci dall'infezione. Semplici abitudini da praticare tornando a casa dopo aver svolto una commissione o aver fatto la spesa
CORONAVIRUS L'ASL NA1 CHIEDE AIUTO AI SANITARI IN PENSIONE
Per colpa del contagio o per malattia, il numero dei medici e degli infermieri in servizio presso i Presidi Ospedalieri Nazionali si è molto ridotto. Soprattutto presso i reparti di terapia intensiva e di rianimazione. Una emergenza che si risolverà solo in parte, con l'assunzione di migliaia di neo laureati in scienze infermieristiche e di medici specializzandi. Nella situazione attuale sarebbe utile richiamare in "servizio volontario" l'esperienza preziosa di infermieri che hanno prestato lavoro, per anni, in strutture si Area Critica. La loro conoscenza nell'uso di attrezzature, come gli aspiratori e i ventilatori polmonari e le competenze acquisite nella gestione dei pazienti infetti li rendono preziosi in questa emergenza COVID-19Sappiamo che l'ASL NA1 sta contattando l'ex personale medico e paramedico in pensione, per un arruolamento volontario di 6 mesi, pagato a gettone di presenza. Invitiamo i medici e gli infermieri, che saranno contattati, a rendersi disponibili, naturalmente solo se nelle condizioni fisiche ottimali e personali, a ritornare in corsia per contribuire a gestire e a risolvere questo grave momento, per la salute pubblica . Concordiamo e promuoviamo l'iniziativa dell'ASL NA1
Antonio Alfano, progetto Medicina Solidale della No Comment
Nel questo video i piccoli gesti quotidiani che possono salvarci dall'infezione. Semplici abitudini da praticare tornando a casa dopo aver svolto una commissione o aver fatto la spesa
Mascherine, c'è chi si inventa la sanificazione per riutilizzarle
Napoli - Le mascherine mancano, così nei quartieri più popolari, se non sono state utilizzate in luoghi critici, alcune famiglie hanno cominciato a riciclarle, mettendole 10 minuti in acqua calda, senza strofinarle, con alcune gocce di Amuchina. Poi le fanno asciugare al sole per 3 ore, per essere riutilizzate. Non abbiamo le competenze per dire se il trattamento ha validità sanificatrice, ma la realtà sulla disponibilità dei presidi è quella che è . In ogni caso pensiamo che debbano essere distribuite gratuitamente, dal Comune o dall'ASL in base alle uscite e al numero dei componenti dei nuclei familiari
Dati In Italia dal 14 marzo 2020
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