28/03/19

Tutelare la buona assistenza senza se e senza ma


All’attenzione del Ministro della Salute, dottoressa Giulia Grillo

Mittente: Associazione Culturale No Comment – Progetto Medicina Solidale

Oggetto: Appello dei cittadini -utenti per la tutela e la qualità dell’Assistenza
Pubblica nei Presidi Ospedalieri della Campania



Sabotaggi, truffe e inadempienze. La Sanità Pubblica Campana, soprattutto quella che esercita il proprio mandato sul territorio napoletano (non tutta fortunatamente), continua a dare un immagine di sciatteria gestionale e morale che richiederebbe, per come vanno le cose, un atto di forza Istituzionale finalizzato a garantire (sempre) la qualità del bene salute ai cittadini ospedalizzati.
Un primario indagato per aver interrotto l’attività assistenziale, per motivi personali, del Servizio di cui era dirigente.
Una paziente tracheotomizzata abbandonata tra le formiche.
Un allarme salvavita per cardiopatici “zittito” da una graffetta di ferro.
Un pronto soccorso allagato per la presenza di materiale ostruttivo, ficcato volontariamente nelle tubature.
Furbetti del cartellino che invece di lavorare in corsia fanno altro.
Centinaia di badanti a pagamento che affollano i reparti a lunga degenza, per sopperire alle carenze degli Operatori Socio Sanitari.
La legge sul divieto di fumo disattesa.
La consultazione della propria cartella clinica, negata ai pazienti ricoverati.
Insomma servirebbe davvero un atto di forza Istituzionale, per mettere fine agli interessi di potere all’interno delle Aziende Sanitarie Pubbliche e alla pratica dei tornaconti personali di faccendieri asserviti alla malapolitica. Un atto di forza intransigente, capace di sbattere fuori dalla Sanità Pubblica i guastatori della buona assistenza. Un atto di forza di trasparenza, in grado di fare chiarezza anche sul sistema clientelare, denunciato da associazioni e politici, che ha favorito per anni l’arruolamento di personale a somministrazione nelle ASL , a danno del regime di mobilità, con migliaia di infermieri, OSS e amministrativi, assunti spesso solo tramite un semplice colloquio.

Gentilissima dottoressa Giulia Grillo, riassumendo i suggerimenti degli stessi cittadini ospedalizzati, ci permettiamo di riportarVi quanto essi si aspettano dal suo Mandato Istituzionale:
Sarebbe utile l’attivazione di un ufficio territoriale, dipendente direttamente dal Ministero della Salute, che raccolga e intervenga autonomamente su gravi segnalazioni inviate da utenti o associazioni.
Imporre ai servizi assistenziali ospedalieri la tracciabilità delle prestazioni erogate in tempo reale, su cartelle cliniche informatizzate e non scritte a penna con grafie illeggibili, attraverso un software non manipolabile.
Attivare la documentazione visiva degli interventi chirurgici e provvedere alla loro archiviazione per almeno 5 anni.

Come associazione, pur riconoscendo che la normativa attuale dispone che il controllo sul funzionamento dei servizi e sull’operato dei dipendenti spetta alle Direzioni Sanitarie e ai direttori dei Servizi Assistenziali, non possiamo non prendere atto che i fatti sopra riportati evidenziano una mancanza di attenzione e di coordinamento degli stessi uffici controllori, che legittimano severe riflessioni. Inoltre riteniamo siano da rivalutare, per il supporto medico-legale, le consegne infermieristiche, spesso non considerate dalla magistratura o addirittura “smarrite” o inesistenti. Documentazione indispensabile per ricostruire l’iter quotidiano del paziente ospedalizzato. E riteniamo utile, al fine della trasparenza assistenziale, che i coordinatori infermieristici relazionassero su un apposito registro, un rapporto scritto sulle consegne in esecuzione e da fare per il personale infermieristico e OSS.

Cordialmente, confidando in un fare concreto a tutela della buona assistenza
Antonio Alfano, presidente associazione culturale No Comment,
progetto Medicina Solidale