Abbiamo deciso di rendere pubblica questa bella storia di
“assistenza solidale” per dare visibilità alla Napoli del fare positivo, quella solidale ed efficiente, troppo spesso oscurata da una cronaca avara di buone notizie.
“assistenza solidale” per dare visibilità alla Napoli del fare positivo, quella solidale ed efficiente, troppo spesso oscurata da una cronaca avara di buone notizie.
La storia:
Ci troviamo nel recinto del Primo Policlinico di Napoli, ( piazza Miraglia)
è un caldo pomeriggio di maggio, la dottoressa Salerno, cardiologa, mentre
sta recandosi a passo svelto presso il 3 padiglione per una consulenza, s’imbatte
in un gruppo di persone, sembrano turisti in difficoltà. Li sente parlare in
inglese, sono americani e sono preoccupati. La dottoressa parla discretamente
l’inglese, così chiede di cosa hanno bisogno, forse informazioni sul centro
antico pensa. Infatti non sono pochi i visitatori di passaggio sulle
vie dell’arte che scambiano la storica struttura ospedaliera per un museo.
Gesticolano e parlano i turisti, più di tutti una signora di mezza età,
agitatissima
<<Siamo arrivati al Centro Antico su un taxi, dall’aeroporto di
Capodichino per essere condotti in albergo >> racconta la signora
<< l’autista è andato via con parte dei bagagli, facendo finta di
non accorgersene, solo allora ci siamo resi conto che probabilmente
non era un vero tassista>> la dottoressa cerca di rincuorarli,
suggerendo di chiamare la polizia. Ma la signora è sempre più
agitata e le spiega il perché <<
tempo fa sono stata operata all’intestino, adesso porto una sacca particolare
all’altezza del fianco DX che va cambiata periodicamente, tutto il
materiale per curare la mia ferita era in una borsa su quel taxi>>
La dottoressa Salerno si rende conto che la signora è in forte stato di
stress e anche se in compagnia di altri connazionali, non poteva essere
lasciata sola, così decide di chiedere la collaborazione del personale
infermieristico del Servizio di Rianimazione, struttura nella quale stava
recandosi. La signora, fatta accomodare nell’area filtro, viene prima calmata e
poi osservata. Gli infermieri, presa
visione del problema, contattano telefonicamente Vincenzo, un collega non in
servizio, specializzato nella gestione delle Stomie. Vincenzo, che di solito è
sempre munito di campioni gratuiti, da il consenso ad accedere al proprio
armadietto per prelevarne una confezione. Alla signora, ormai rasserenata,
viene rimossa la sacca quasi piena della Stomia, gli viene disinfettata
la cute di appoggio e applicata una sacca
nuova. Nell'accompagnarla all'ingresso gli vengono regalate
le sacche messe a disposizione da Vincenzo e gli viene spiegato, visto che la
signora insiste per sapere quanto e dove pagare, che nulla era dovuto per
la prestazione. La signora, che si chiama Lisa, a distanza di un mese ha
voluto dare un segno di riconoscenza a questi operatori, inviando un pacco con
qualche pensierino e i ringraziamenti, riportati su un cartoncino a cuoricino.
Un esempio di buona e bella Sanità che abbiamo segnalato anche all'Azienda Ospedaliera Policlinico, indirizzando una nota all'attenzione del Commissario
Straordinario dott. Maurizio Di Mauro, il quale ha ritenuto giusto muovere un
encomio scritto alle persone segnalate nella stessa nota.
Nota inviata al commissario straordinario dell’AOU dott. Di Mauro
Progetto Medicina Solidale
Attestato di
riconoscimento
Associazione culturale No Comment
Napoli, vicoletto 2° Limoncello 21
– 80138 Napoli
All'attenzione del Commissario Straordinario dell’A.O.U. –
S.U.N. Dott. Maurizio Di Mauro
Questa nostra per testimoniare riconoscenza
nei riguardi del personale
infermieristico e OSS del Reparto di Anestesia e Rianimazione dell’A.O.U.
: Tommasina Esposito, Salvatore Vitiello, Gennaro Agozzino, Salvatore Improta e
della Cardiologa dott.ssa Salerno che nel pomeriggio del 6 Maggio 2016 hanno
prestato assistenza professionale e solidale ad una turista americana
portatrice di Stomia. La signora, abbandonata in strada da un finto
tassista che gli aveva sottratto “ per distrazione” parte del bagaglio,
tra cui la borsetta con l’occorrente utile alla gestione della Stomia si
aggirava, indirizzata da una farmacia, nello spiazzo del Policlinico in cerca
di aiuto. Il provvidenziale incontro con la
Cardiologa, dottoressa Salerno, che parla inglese, diretta per
una consulenza al Servizio di Rianimazione, ha posto fine alla sua angoscia. La
dottoressa resosi conto che la signora in forte stato di stress, anche se in
compagnia di altri connazionali, non poteva essere lasciata sola,
ha deciso di chiedere la collaborazione del personale infermieristico del
Servizio di Rianimazione, struttura nella quale stava recandosi. La signora,
fatta accomodare nell'area filtro è stata calmata. Gli infermieri, dopo presa
visione del problema, contattano telefonicamente Vincenzo, un collega non in
servizio, specializzato nella gestione delle Stomie. Vincenzo, che di solito è
sempre munito di campioni gratuiti, da il consenso ad accedere al proprio
armadietto e prelevarne una confezione. Alla signora, ormai rasserenata,
viene rimossa la sacca quasi piena della Stomia, gli viene disinfettata
la cute di appoggio e applicata una sacca
nuova. Nell'accompagnarla all'ingresso gli vengono regalate
le sacche messe a disposizione da Vincenzo e gli viene spiegato, visto che la
signora insiste per sapere quanto e dove pagare, che nulla era dovuto per
la prestazione. La signora, che si chiama Lisa, a distanza di un mese ha
voluto dare un segno di riconoscenza a questi operatori, inviando un pacco con
qualche pensierino e i ringraziamenti, riportati su un cartoncino a cuoricino.
( foto allegate )
Questo è un bell'esempio di Medicina Solidale - Un grazie di
cuore agli operatori e all'Azienda A.O.U.
Tonya Tondi,
Coordinatrice del Progetto “Medicina Solidale” dell’associazione Culturale
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